Sergio Dalmasso storico del movimento operaio. QUADERNI CIPEC e Altri Scritti
  

HOME      Archivio      Scritti, Video e Quaderni Cipec      


Archivio

Effettua una ricerca oppure sfoglia l'archivio per categorie


Ricerca:       



Proposta di lavoro culturale  2009   Torna alle categorie

Proposta di lavoro culturale

Proposta di lavoro culturale. CI POSSIAMO RISENTIRE E RIVEDERE PER IL CIPEC?

 

L’azione politica e sociale senza cultura è cieca. La cultura senza l’azione sociale è vuota (Franco Fortini).

 

La situazione politica è sempre più grave:

 

- crisi economica perdurante, disoccupazione, crescita degli indici di povertà, depauperamento della scuola pubblica, attacco frontale a quello che resta di una “politica culturale” e di una cultura non omologata (Asor Rosa definisce la TV di massa democrazia totalitaria).

  •  massacro ambientale crescente (cementificazione, rilancio del nucleare), progressiva “semplificazione” del sistema politico (cioè passaggio di leggi elettorali illiberali e tali da cancellare la libertà di voto- voto utile- e la presenza di qualunque posizione non sia omologata ai due blocchi maggiori).
  •  Crisi frontale a sinistra. Se dall’America latina (ma anche là nascono controtendenze pericolose) arrivano speranze, l’Europa precipita a destra. Se in alcuni paesi europei la sinistra tiene e cresce (Portogallo, Germania, parzialmente in Francia, vedremo in Grecia), l’Italia è il fanalino di coda. Si pagano errori, omologazioni (siete come gli altri) l’incapacità di una vera rifondazione (contenuti, metodi, prassi).

Viviamo, quindi, la più grave crisi del meccanismo che abbiamo combattuto, si rivelano giuste (purtroppo) le nostre previsioni, ma mai come oggi siamo deboli . E’ chiaramente in gioco, nel nostro paese, l’esistenza di una forza che incarni il comunismo politico e dia voce ad una sinistra non omologata.

 

A Cuneo, pur nella nostra debolezza, abbiamo svolto, in altri tempi, un significativo lavoro culturale:

ricordati il circolo Pinelli di Cuneo (anni ’70) e il Barale di Boves (anni ’70 e in parte ’80), invito tutti e tutte a rileggere l’attività del CIPEC (centro di iniziativa politica e culturale) sul sito del cipec che contiene anche l’elenco dei quaderni pubblicati e una breve scheda su finalità e motivazioni del centro. Ancora, la Scuola di pace di Boves, il centro “Santos- Milani”, la recente scuola di politica.

Credo che sia importante:

  •  che le persone interessate si incontrino per verificare possibilità e opportunità di riproporre un lavoro culturale
  •  che, dopo un bilancio su quanto fatto in altri anni, si arrivi a definire temi e modi (dibattiti, seminari, convegni, questioni di maggiore o minore attualità).
  •  Che si definisca se ha senso pensare ad un lavoro di formazione (non le vecchie scuole di partito, ma il tentativo di riproporre almeno alcuni “fondamentali”. Fondamentale, in questo, i/le giovani

 

Sappiamo che:

  •  non abbiamo una lira
  •  dopo l’estromissione del consiglio provinciale vi è la necessità di trovare sale per iniziative esterne
  •  il senso comune generale è molto lontano da noi ed è ripetuto ossessivamente da giornali, radio, TV (sino ai discorsi da bar, o da treno o da ombrellone)

 

Riproponiamo, come base per la discussione, la necessità di pensare ed organizzare:

  •  iniziative non di partito, ma centrate sui temi su cui già abbiamo lavorato e da aggiornare
  •  riproposizione di un marxismo critico, come strumento di discussione, lettura della realtà, interpretazione critica della stessa
  •  attenzione costante ai nodi attuali, in una dialettica continua tra pensiero marxista critico e non deformato e le tematiche dell’ecologia, della pace, del rapporto nord/sud, del cristianesimo radicale.(si veda la nostra attività, l’elenco degli incontri, dei cicli e dei convegni).

 

In sintesi, prossime iniziative potrebbero riguardare:

  •  riflessioni sullE nostrE storiE (non esiste un filone unico)
  •  rilettura del pensiero marxista e dei suoi filoni
  •  rapporto marxismo/ pace-guerra, nord-sud, ecologia, pensiero di genere (ne abbiamo già parlato 20 anni fa, ma oggi?)
  •  convegni rivolti alle scuole su pagine della nostra storia (richiamo le mie relazioni a precedenti convegni sulla storia italiana, raccolte in un quaderno del CIPEC)
  •  fascismo, antifascismo, nuova destra (Lega compresa)
  •  Ha senso (e quale) essere oggi di sinistra, comunisti/e (vedete il recente convegno di Gubbio)
  •  Trasformazioni del lavoro e dello stesso concetto di classe

 

Credo che ognuno/a abbia consigli, indicazioni, proposte (stiamo attenti a non farle coincidere con i nostri interessi personali, ma guardiamo fuori di noi).

 

Vi chiedo, pertanto, compatibilmente con altri impegni di incontrarci a Cuneo, in sede, per capire se possiamo rilanciare questo discorso. L’invito è rivolto a tutti/e, soprattutto a chi non ha impegni pressanti di partito.

Sergio Dalmasso